Archivio per la categoria ‘riflessioni’

Siamo al secondo giorno di scuola. Un inizio light date le 3 ore che ci porteremo per tutta questa settimana. Ho potuto già saggiare i “primini”, ed è subito lampante quanto siano spaesati, impauriti ma già in posizione di attacco. Eh sì perchè, come facevo io quando stavo tra i banchi, i primi minuti, i primi sguardi servono a cercare la breccia nell’atteggiamento severo del professore, quel piccolo cedimento che può costarti caro, carissimo, almeno all’inizio. Il mio problema è che a me piace scherzare con i ragazzi, piace provare a rilassarmi e rilassare, ma ho capito, in questi miei primi anni, che è un gioco rischioso, in cui non puoi distrarti neanche un attimo. Soprattutto con i nuovi. Lo scorso anno iniziai con il sorriso, la disponibilità (almeno il mio tentativo era quello) e finii con le urla e lo sconforto, quella classe fu una delusione. Dopo le mie prime ed esaltanti, forse premature, dichiarazioni ai colleghi (“E’ una classe bellissima, si può lavorare benissimo, sono ragazzi motivati…”) ho dovuto ritrattare tutto e abbassare il capo alla sconfitta. Ecco perchè quest’anno ho deciso di serbare il sorriso per dopo. Servirà? Per questi primi 2 giorni sembra di sì, ma non c’è neanche da dire che è troppo presto.
I “vecchi” se la ridono, dicevo. Eh si, perchè la classe deludente di un’anno fa si ripresenta ora, al secondo anno, con la boria, di alcuni s’intende, di comando. Ecco ora sarà difficile recuperare quel “sano” timore che serve ad un professore. Ci proverò. Poi, in cortile, non mancheranno le battute, i buffetti, le prese in giro reciproche… non ce la faccio… è più forte di me, mi affeziono.

…e giorno 8 si riprende

Pubblicato: ottobre 3, 2007 in riflessioni

Si ricomincia il prossimo lunedì pieni di incertezze (come al solito un “Grazie alla Regione Sicilia”) ma, per quanto mi riguarda, voglioso di riprendere a vedere i ragazzi, organizzare la visione di qualche film con loro, affrontare la programmazione didattica, sicuro, anche quest’anno, che sarà difficile, problematico ma terribilmente divertente ed arricchente.

P.S. Intanto io mi sono sposato quasi un mese fa… 🙂

E sia: il primo!

Pubblicato: giugno 12, 2007 in riflessioni

Insegnare è difficilissimo. E la cosa più complicata è cercare di “lasciare le tue emozioni fuori dalla porta”, per citare un film di qualche tempo fa.
Ci sono mattine in cui ho i timballi al contrario, entro in classe già incazzato e il primo che mi si para davanti: “Professore, posso andare in bagno?”.
Quante volte avrò detto questa frase da scolaro? Bah, milioni. Mai fatto caso al fastidio che può procurare ad un insegnante appena entrato. Ora, dall’altra parte della barricata, quando ho i timballi come sopra, mi fa imbestialire.